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Ansia , panico e sistema digerente: quali connessioni?

Perché noi che ci occupiamo di panico , di ansia o depressione abbiamo deciso di interpellare il Prof. Stanghellini , Direttore del reparto di Medicina Interna presso l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna nonché Professore Ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Bologna.
La motivazione deriva da una constatazione : le numerose persone che si rivolgono al Pronto Intervento Panico chiedendo aiuto per guarire dal disturbo di panico, spesso lamentano anche disturbi a carico dell’apparato digerente. Quando poi, accompagnando una persona ad una visita dal Prof. Stanghellini ho ascoltato ciò che egli esponeva proprio circa il funzionamento di stomaco e intestino, mi sono resa conte delle mille complicanze che alcune patologie gastrointestinali possono causare in tutto il nostro organismo….cervello compreso…
Ed ecco che mi si è accesa una lampadina che più che una lampadina sembrava l’illuminazione di San Siro. Possibile che anche chi soffre di ansia o panico possa avere anche problematiche più o meno importanti che interessano l’apparato digerente e che possono in qualche modo incidere sul disturbo di panico stesso?
Contattato per due chiacchiere nonostante i suoi numerosissimi impegni ha accettato di incontrarmi.
Qui di seguito troverete informazioni veramente interessanti che per qualcuno di voi potrebbero addirittura rappresentare una svolta. Ve lo auguriamo, ringraziando di cuore il Prof. Stanghellini per la sua gentilezza e disponibilità.

“Non riesco a vedere il mondo se non attraverso l’apparato digerente”
Queste sono le prime parole del Prof. Stanghellini e a me si è aperto un mondo devo dire completamente nuovo, ricco e forse per la prima volta in vita mia ho capito veramente che grande ricchezza nasconda la nostra pancia.
Ho scoperto e compreso durante il nostro incontro quanto in realtà la salute di stomaco e intestino possa rappresentare per noi fonte primaria di benessere oppure, al contrario, causa di frustrazione, malessere, sofferenza sia fisica che psicologica . E questo accade soprattutto quando , alcuni disturbi non accompagnati da gravi patologie, vengono sottovalutati se non completamente ignorati.
E’ singolare che due organi ( cervello ed intestino) in stretta correlazione tra loro tanto che i nervi che ne controllanoo il funzionamento sono definiti rispettivamente il grande cervello ( big brain) e il piccolo cervello ( little brain) patiscano spesso la stessa condanna: essere sottovalutati.
Quante volte chi soffre di ansia o panico si sente dare la classica pacca sulla spalla e Tavor in borsa e viene liquidato con un: “ stia sereno e si rilassi, magari cambi vita, moglie o lavoro… è solo un po’ stressato, potrebbe farle bene qualche seduta da uno psicologo…Non ci pensi, lei è sano come un pesce!!!”
Ma a pensarci bene, e lo scopriremo dialogando con il Prof. Stanghellini la stessa cosa di chi soffre di ansia succede a chi soffre di dolori allo stomaco o disfunzioni intestinali. Al termine degli esami di routine nulla di particolare emerge e quindi di nuovo si viene liquidati come sopra: pacca sulla spalla, ansiolitico o antidepressivo ( o magari in questo caso un antiacido o un antispastico) , psicologo e incoraggiamento a modificare stile di vita…
Eppure noi stiamo male…continuiamo a stare male… Ma allora, verrebbe da dire a noi, popolo di malati immaginari: come stanno veramente le cose??? Scopriremo, come ormai sappiamo già per il panico, che non siamo poi così tanto malati immaginari e questo è il nostro riscatto, il guizzo per rivendicare il diritto alla salute, a stare bene e al meglio delle nostre possibilità!

1.Professor Stanghellini , esiste una stratta correlazione tra cervello e sistema gastrointestinale?

Certo, esiste una fortissima correlazione tra cervello e apparato digerente . La più ovvia la conosce qualsiasi studente prima di sostenere un esame che sente mal di pancia, o chiunque è stressato che sente lo stomaco che “brucia” prima di un evento importante o anche semplicemente chi è innamorato che sente le farfalle nello stomaco…non nel cuore. C’è una ricchissima letteratura che lega gli aspetti emozionali alle funzioni intestinali.

2.In che modo di fatto questi due organi, cervello e apparato digerente sono collegati allora?

Sono due organi che si parlano. Il sistema nervoso centrale è il principale sistema nervoso del nostro organismo, il secondo sistema nervoso del nostro organismo è il canale alimentare che comprende un numero di neuroni pari o superiore a quello del midollo spinale. Gli autori anglosassoni infatti parlano di Big Brain per indicare il cervello e Little Brain per indicare il sistema nervoso che si trova nella pancia.
Questi due sistemi nervosi hanno una grande indipendenza ma anche delle fortissime connessioni nervose, attraverso il sistema simpatico e parasimpatico. Il simpatico è quello che si attiva appunto durante il panico, è quello che gli anglossassoni affermano che attivi il sistema del “fight or flight” (combatti o scappa) , di fronte ad una situazione di pericolo, come davanti ad un animale feroce si deve decidere se scappare o combattere. A quel punto il sistema simpatico, ci allarga le pupille per vedere bene l’avversario, ci toglie il sangue dove non serve, per esempio dalla pelle e diventiamo pallidi, dai reni perché in quel momento non dobbiamo urinare, e ce lo porta al cuore e ai muscoli, perché dobbiamo combattere, e ci fa pompare forte il cuore per cui abbiamo una tachicardia. Dall’altra parte se siamo rilassati prende il sopravvento il parasimpatico , che prevalentemente a livello dell’apparato digerente è il nervo vago che fa tutto il contrario: porta il sangue nei visceri, , è il momento in cui digeriamo bene, porta via il sangue dai muscoli, e tranquillizza il cuore, perché il cuore non avendo bisogno di combattere prende ad andare più lentamente. Questi sono aspetti tipicamente anatomici già noti da moltissimo tempo.
Negli ultimi tempi sono cambiate delle cose si sono fatte numerose scoperte.
L’asse che prevalentemente unisce queste aree è fatto di neuromediatori . Quali sono le molecole attraverso le quali avvengono questi fenomeni? C’è un asse che va dall’ipotalamo all’ipofisi, ai surreni, che è il tradizionale asse ormonale , anche questo noto da tempo fatto di ormoni diversi tra i quali il più noto è il cortisolo, o l’adrenalina e la noradrenalina che sono gli ormoni del panico, dello stress. Dall’altra parte ci sono altri neuroormoni come l’acetilcolina e tantissime altre sostanze, che invece ci calmano, ci rilassano e per esempio ci fanno digerire.
Quindi ci sono questi grandi due momenti in cui decidiamo se siamo tranquilli e quindi i visceri funzionano bene o se siamo invece di fronte ad un nemico, vero o presunto, quale puo’ essere ad esempio uno stato d’ansia. Nello stato d’ansia si blocca lo stomaco, l’intestino si strizza e da questo possono derivare fenomeni di stipsi o dissenteria. Questi atteggiamenti contrari dell’intestino in una stessa condizione ansiosa ad esempio sono dovuti al fatto che lo stomaco si paralizza prima ancora che il cuore si agiti .

3.Da ciò che dice sembra che lo stress allora si ripercuota immediatamente sul sistema digerente ancora prima che in qualsiasi altro organo?

Esattamente. Ho fatto ricerche nei primi anni ‘80 nelle quali ho studiato l’effetto dello stress sull’apparato digerente e inducevo del dolore nei volontari sani facendo immergere la mano nell’acqua gelata ( venti secondi immersi nel ghiaccio e 10 secondi fuori). Questo è un test che si usa anche in cardiologia per studiare gli effetti dello stress sul cuore, sulle coronarie ecc…I volontari quando vedevano entrare acqua e ghiaccio paralizzavano lo stomaco prima di avere tachicardia, quindi l’effetto sull’apparato digerente è fortissimo.
I rapporti fra apparato digerente e cervello sono ancora più forti, immediati e diretti di quanto non siano quelli già noti fra cuore e sistema nervoso centrale.

4.Perché come accennava prima allora ad alcune persone capita in condizioni di particolare stress di soffrire di stipsi ed altre di dissenteria?

In riferimento allo spasmo dell’intestino e ai suoi effetti immaginiamo un tubo di dentifricio che se si stringe da una parte il dentifricio fuoriesce rapidamente ma se lo stringiamo a valle dell’uscita del dentifricio blocchiamo tutto il dentifricio dentro al tubetto e non esce più finchè allentiamo la stretta, pertanto lo stesso spasmo colico puo’ essere per l’appunto causa di stipsi o diarrea.

5.Allora la domanda che sorge spontanea è : è il cervello che comanda l’intestino o viceversa, e fino a che punto?

Facciamo due esempi per capirci: le persone sottoposte ad uno stress hanno disturbi digestivi e su questo non esistono dubbi che sia il sistema nervoso centrale che interviene, tuttavia, esistono dei dati più moderni che dimostrano una fortissima influenza della periferia nei confronti del sistema nervoso centrale. Modificando la periferia, si riesce addirittura a modificare il comportamento di animali da esperimento. Per periferia si intende per esempio la flora intestinale, l’infiammazione intestinale. E’ chiaro che quando uno sta male, il suo stato d’animo è diverso, è vero che quando uno è ansioso o depresso le sue funzioni digestive sono alterate ma la cosa interessante e moderna è il contrario cioè quando uno sta male altera lo stato d’animo: l’ansia , la depressione, l’ipocondria.
6.Quindi è possibile che se si hanno disturbi a carico dell’apparato digerente e si soffre di panico o ansia , una volta risolti i primi possa risolversi totalmente o parzialmente anche il disturbo di panico o l’ansia o anche la depressione?
Qui interviene un aspetto culturale molto importante, direi importante dai tempi di Galileo Galilei; cioè la scienza ritiene che non è vero quello che non è dimostrato in modo preciso .
Queste dimostrazioni stanno arrivando lentamente ma ancora molti medici ritengono che se non esiste una diagnosi precisa e la persona sta comunque male , questo star male è attribuibile ad un disturbo del sistema nervoso centrale. Chi si interessa di intestino ormai sa che modificando aspetti che attengono alla salute dell’intestino si vanno a modificare secondariamente sia lo stato d’ansia che la depressione . Moltissimi pazienti, e lo dico non come ricercatore ma come medico , che erano trattati per ansia e depressione , una volta che è stata trovata una malattia e che questa malattia è stata curata ,l’ansia e la depressione poi sono scomparse perché in quei casi l’ansia e la depressione non erano la causa del malessere bensì l’effetto.
Soprattutto quando uno non ha una malattia organica nota ai medici . Ad esempio : a una persona che ha un tumore nessuno direbbe mai sei depresso, cura la depressione ma la cosa interessante è quando ci sono delle malattia molto sottili ,subdole in cui la scienza moderna non riconosce ancora una componente organica, che magari invece c’è ma sfugge alla radiologia, agli esami di laboratorio, all’endoscopia ecc… per cui il medico trae la conclusione che il paziente, nulla avendo di organico è un depresso e questo si deprime sempre di più perché continua comunque a stare male. Ad esempio nella sindrome da colon irritabile in cui c’è gonfiore, dolore di pancia, diarrea, la persona sta malissimo ma apparentemente non c’è una causa perché la colonscopia e’ negativa e tutti i medici classicamente danno la pacca sulla spalla rassicurando il paziente che non ha niente e magari si avventurano in consigli più o meno sensati dal cambiare partner, lavoro, stile di vita ecc… Così anche per la patologia da reflusso senza esofagite, la dispepsia ( le persone non digeriscono ma la gastroscopia è negativa).

SECONDA PARTE.

1. Non è detto quindi che se una malattia non è nota ai medici poiché sfugge alle indagini diagnostiche tradizionali non sia comunque una malattia con una base organica e non sempre una malattia del sistema nervoso...

Questo approccio per il quale appunto ciò che non appare immediatamente non sia malattia organica ma psicologica andava forse bene negli anni ‘70 ma ormai le dimostrazioni che si tratta in tutti i casi di patologie organiche sono numerosissime. Faccio un esempio incredibilmente significativo . Si sono studiate delle signore che lamentavano dolore addominale ( si parla al femminile perché rappresentano la maggioranza dei soggetti che accusano questi sintomi). Fatta la colonscopia che risultava negativa, erano state liquidate (come spesso succede) con una diagnosi di malattia funzionale dell’intestino (colon irritabile o colite spastica). A quel punto si sono recate in un centro specialistico, e qui è stato loro chiesto di rispondere ad un questionario riportando in una scala da 1 a 10 il grado di dolore avvertito (1 dolore praticamente assente e 10 insopportabile). Queste signore sono state quindi nuovamente sottoposte a colonscopia che si confermava negativa, ma in questa occasione nel centro di ricerca sono state effettuate biopsie della mucosa intestinale. L’analisi al microscopio tradizionale ha mostrato la presenza di una leggera infiammazione, ma si è proceduto all’analisi anche con un sofisticato microscopio elettronico, col quale è stato possibile valutare il numero di cellule infiammatorie in stretta vicinanza con i nervi . Il risultato è stato sorprendente, dal momento che la gravità del dolore avvertito è risultata strettamente correlata al numero di cellule infiammatorie che questo studio che abbiamo pubblicato 10 anni fa (Gastroenterology 2004;126:693-702) ha dimostrato inequivocabilmente l’origine “organica” dei sintomi accusati dalle pazienti esaminate che fino ad allora erano state etichettate come affette da un disturbo “funzionale” ed ha aperto la strada a numerose altre importanti ricerche. E’ stato possibile ad esempio dimostrare anche che questi intestini così infiammati sono eccessivamente permeabili , ossia non più in grado di impedire il passaggio dei miliardi e miliardi di germi che dovrebbero risiedere nell’intestino e che possono così filtrare attraverso le sue pareti invadendo gli organi pelvici. Questo è il motivo per cui queste donne hanno spessissimo delle cistiti che vengono trattate con ripetuti cicli di antibiotici con conseguente aumentato rischio di vaginite da Candida; ecco allora che si innesca un circolo vizioso difficile da spezzare.
Gli effetti secondari (ma secondari per modo di dire) nella vita di queste persone riguardano le ricadute del loro dolore cronico nella vita privata e sociale: avranno rapporti sessuali dolorosi sino talvolta a rifiutare completamente il rapporto stesso col partner e ad allontanarlo con conseguenze sulla vita di coppia, si inizieranno a sentire sempre più frustrate ,incomprese e depresse e quindi sempre più spesso verranno catalogate come persone con problemi psicologici …. !
Non solo…Poiché si tratta di persone fortemente infiammate possono comparire anche manifestazioni dolorose in tutto il corpo che spesso vengono diagnosticate come fibromialgia e trattate senza grande successo in ambiente reumatologico. E’ evidente che questi sintomi, reali e diffusi non possono non causare problematiche importanti anche a livello di ansia, panico o depressione ma la causa di questo è purtroppo da individuarsi nel fatto che queste persone non vengono accolte da una classe medica adeguatamente preparata.
E’ fondamentale combattere una battaglia importantissima per cancellare la parola funzionale per queste malattie, perché NON sono malattie funzionali, sono malattie organiche, solo che sono organiche microscopicamente, ma non vuol dire che ciò che è microscopico non esista …A livello internazionale le malattie digestive per le quali non è possibile trovare una causa mediante le tradizionali tecniche diagnostiche sono classificate da un gruppo di esperti ( dei quali fa parte anche il Prof. Stanghellini ndr) internazionali in un complesso sistema che prende il nome di “Criteri di Roma” perché a Roma si riuniscono gli esperti ogni 10 anni per aggiornare le classificazioni in base alle novità scientifiche. A capo di questa complessa struttura che raccoglie fondi ingenti dall’industria farmaceutica è uno psicologo americano. Questo lascia intuire la difficoltà della battaglia intellettuale che viene combattuta a tutti i livelli per affermare che queste sono malattie organiche al pari della polmonite, della rettocolite ulcerosa ecc … Ormai conosciamo perfettamente i meccanismi cellulari e molecolari di questi fenomeni: quali sono le molecole mediante le quali le cellule del sistema immunitario irritano i nervi , le misuriamo, le controlliamo, tanto è vero che molti di questi “mal di pancia” li curiamo con dei farmaci che vengono usati per l’asma, o per la retto colite ulcerosa perché si tratta in tutti i casi di patologie infiammatorie.
Dato degno di nota: il 10-20% delle persone ,donne in particolare, soffre di queste patologie e si prendono delle pacche sulle spalle….come se fossero dei malati immaginari…
E’ pertanto evidente che avere una spina irritativa, un’infiammazione appunto che parte dall’apparato digerente poi arriva ad interessare  tutto l’organismo provocando: cefalea, emicrania, dolori osteo-muscolari, stanchezza cronica. C’è ancora molta strada da fare per dare risposte adeguate a tutti questi tipi di patologie.

 2. Come si fa a capire quindi se i disturbi digestivi causano disturbi del sistema nervoso o viceversa?

 Esistono persone che hanno disturbi digestivi secondari , realmente secondari ai disturbi del sistema nervoso centrale e questi vengono riconosciuti perché una volta curati i disturbi del sistema nervoso migliorano  anche i disturbi periferici . Poi ci sono altre persone per le quali i neurologi pur adottando cure farmacologiche estremamente efficaci, ottengono risultati insoddisfacenti. In alcuni di questi ultimi casi e lo dico sempre da medico che vede quotidianamente un numero considerevole di casi , il trovare una causa organica curabile ha delle ripercussioni straordinarie sull’aspetto psicologico. Una volta risolto il problema organico e quindi eliminati i disturbi suddetti la persona riesce a riprendere in mano nuovamente la propria vita ed anche i sintomi secondari quali ad esempio ansia e depressione si rivalutano alla luce di una mutata condizione organica, pertanto, nell’esempio precedente, i farmaci che prescrive il neurologo saranno finalmente in grado di spiegare i loro effetti in pieno e tutto cambierà.

 3. Quali esami occorre fare allora per scoprire l’origine dei nostri dolori?

Gli esami tradizionali di solito questi pazienti li fanno ma risultano negativi e possono quindi essere motivo di ulteriore frustrazione. Inizialmente ad esempio si potrebbero eseguire dei semplicissimi test “fai da te” a casa ad esempio modificando drasticamente l’alimentazione per alcuni giorni, fino a sperimentare nei casi più gravi un paio di giorni di digiuno introducendo solo acqua . Altra cosa fondamentale è ricordare che il 60% degli italiani è intollerante al lattosio e quindi è importante anche eliminare completamente latte e latticini freschi dalla dieta. Ricordare poi che anche chi non è celiaco ha comunque maggiori difficoltà a digerire il frumento pertanto meglio prediligere il riso alla pasta normale almeno nei periodi in cui ci sono sintomi severi. Altra cosa che può apparire inconsueta è ridurre (nella fase del test) drasticamente il consumo di fibre vegetali, frutta e verdura che insieme ai cibi integrali sono particolarmente irritanti per un intestino già infiammato o irritato.
Ovviamente stiamo parlando di persone che hanno i sintomi e dolori che si dicevano poc’anzi e ovviamente parliamo di test da eseguire solo per alcuni giorni.
Poi uscendo dai test che ciascuno può fare a casa propria occorre rivolgersi ad un gastroenterologo al passo con le recenti acquisizioni scientifiche , al fine di eseguire , oltre agli esami di base, anche biopsie, test per le intolleranze e allergie alimentari, ecc.

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36 Commenti

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Simone
Salve mi chiamo Simone , ho 24 anni e circa nel lontano ottobre 2014 dopo una lite e l'assunzione di valium per dolori cervicali, sono finito in tachicardia , successivamente sono stato ricoverato in ospedale perché da quel momento mi sono iniziate le crisi di panico ed ansia, più passavano i mesi è peggio andava , fino al momento che ho deciso di farmi ricoverare, ho fatto un bellissimo ricovero fatto con persone gentili dove mi hanno consigliato una terapia da prendere , a ottobre 2015 ho deciso che l'uso dei farmaci non poteva essere la soluzione è causa anche ad una intolleranza ad un principio attivo ho smesso di colpo, è stato un periodo durissimo e lo è tutt'ora, combatto ogni giorno con l'ansia con i pensieri con la paura di impazzire e non riesco a vivere, c'è sempre qualcosa che non va, c'è sempre una paura è un'agitazione assurda, il mio stomaco e sotto sopra e i miei nervi sono tesi, dormo pochissimo e qualsiasi cosa mangio mi crea fastidi, non so più a chi rivolgermi e soprattutto non so più cosa fare... Grazie in anticipo per una vostra futura risposta
10/04/2016 21:47:37

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Barbara Prampolini
Ciao Marilena , se hai piacere puoi inviarci per mail il tuo numero, ti contattiamo e ne parlimo insieme. Buona giornata
21/11/2015 19:17:38

marilena
Non.so.cosa.prendere.più.come.farmaci.Sofro.da.più.di.5.ani.di.questi.disturbi.vi.chiedo.aiuto
21/11/2015 19:15:38

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Barbara Prampolini
Ciao Carolina, cerchiamo una psivoterapia su Lucca e poi ti faccio sapere ma considera comunque che in questi casi sarebbe ideale una diagnosi fatta da un esperto: neurologo o psichiatra specializzati su ansia e panico e poi eventualmente un affiancamento psicoterapeutico di tipo cognitivo comportamentale. Buona giornata, a presto
17/11/2015 22:13:50

Carolina
Salve, sono una ragazza di 33 Anni...la mia storia e' molto lunga, ma riassumendo, sono uscita dopo 10 anni, da un disturbo alimentare 5 anni fa..ora ho una famiglia e due bambini meravigliosi...il mio percorso l' ho fatto trascorrendo 5 mesi in una clinica, per mia volonta' e troppo carica del risolvere quel calvario. A oggi che ne sono uscita, da ben 5 anni...pero' nei momenti di stress e di forti pensieri, mi prendono dolori alla bocca dello stomaco, inappetenza, e attacchi di panico...che riesco cmque a gestire senza prendere niente. Mi sono promessa dopo che uscii dalla clinica di non prendere piu' niente...e di imparare ad ascoltare questi.momenti. ..facendoli scorrere dentro di me..m pensando a cose positive...a oggi se non i miei figli. Vorrei pero' sconfiggere le mie paure.. malattie. ..la paura delle perdite... insomma dovrei essere piu' positiva. Vorrei reintraprendere un percorso con uno psicologo...forse quello che mi manca avendo due bimbi uno di 14 mesi e una di 4 anni, il bisogno di staccare, e di concedermi 1 ora solo per me....mi sa' dire una PSICOLOGA in gamba dove posso andare ? Io sono di Lucca. Grazie....
17/11/2015 22:11:50

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Barbara Prampolini
Ciao Manuela, contattaci al numero +39 345 8445884 ! A presto
31/10/2015 03:58:18

Manuela
Ciao a tutti.... Da un mese ha sta parte non riesco più a dormire, ansia e panico..... A maggio ho scoperto di avere il reflusso e lo sto curando , ma l'intestino mi disturba tutta la notte
Chi di voi sta meglio? Che consigli mi potete dare Barbara come faccio a contattarti?
13/10/2015 20:28:58

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Barbara Prampolini
Grazie Daniele del tuo commento, difficile fare diagnosi cosi'. Potrebbe essere sempre ansia o un disturbo piu' legato al sistema digerente. Occorre approfondire.
13/10/2015 19:40:52

Daniele
Salve ho letto con attenzione l'articolo ed i vostri commenti, volevo informarvi che anche io a seguito di un evento che mi è capitato a luglio di quest'anno e che il mio inconscio non ha accettato, ho iniziato ad avere attacchi di ansia che mi prendono "fortunatamente" solo allo Stomaco, nel senso che dopo le prime settimane micidiali con disturbi del sonno, inappetenza ecc parlandone con amici che hanno avuto gli stessi sintomi ho preso la Passiflora prima di dormire che mi ha aiutato. Attualmente ho solo un fastidioso sintomo di nodo allo stomaco, come se fosse una pietra. Questa cosa non mi porta inappetenza ma solo noie, perchè sento lo stomaco teso. Che mi sapete dire al riguardo?
Grazie
13/10/2015 19:38:52

Filippo
Mi ritrovo parecchio in questo articolo. Fin da piccolino ho sofferto d'ansia in particolare mi ricordo che nel periodo elementari-medie al mattino appena mi dovevo svegliare per andare a scuola mi saliva una nausea fortissima che spesso sfociava nel vomito. Tale nausea cessava di esistere non appena varcavo la soglia della mia classe. Per tutta la giornata poi stavo da dio. Nel periodo delle superiori questa nausea mattutina improvvisamente scomparve. Compariva solamente in momenti di ansia come interrogazioni o verifiche in cui non ero convinto della mia preparazione. Una volta finite le superiori, iniziai l'università e quì iniziò il mio vero dramma. I primi mesi del primo anno tutto andò per il meglio, ma successivamente notai il comparire di acne sulla schiena e forti sudorazioni soprattutto nella zona ascellare. L'odore del sudore era diverso dal mio odore naturale, era molto forte ed "acido" (non saprei in che altro modo definirlo). La mia classe universitaria era molto piccola, ed eravamo tutti molto appiccicati gli uni con gli altri. Questo cattivo odore suscitava commenti e polemiche che io potevo benissimo sentire , ma nessuno aveva il coraggio di dirmelo davanti.Aumentai la mia igiene facendo anche 2 docce al giorno e cambiando spesso gli indumenti ma era inutile. Questa forte sudorazione e particolare odore mi comparivano solamente nel momento in cui entravo nell'aula universitaria per seguire le lezioni. Da lì a poco iniziai anche ad avere problemi digestivi. Avevo diarrea mattutina, tutte le mattine. La nausea non l'avevo più era come se il mio problema si fosse spostato dallo stomaco all'intestino. Faticavo a stare vicino alle persone poichè come potete immaginare mi prendeva un po' il panico e cercavo luoghi il più isolati possibili. Affrontai il tutto da solo per un periodo di 4 anni, senza dire niente ne ai miei genitori ne ai miei amici.Pensavo di avere qualche malattia intestinale e così feci tantissimi esami, esami sangue e feci, sono stato da gastroenterologi e proctologi e come ultima cosa feci anche una colonscopia ma tutto risultò negativo. Ricercando su internet notai che altre persone avevano i miei stessi problemi e che risolvevano con la dieta. Evitai Latticini e cereali a cui reputavo i miei dolori intestinali. L'acne sulla schiena scomparve e la sudorazione diminuì. I problemi intestinali però non cessavano, in particolare quando mi ritrovavo in mezzo alle persone mi saliva una fortissima ansia e panico, con tantissima aria nella pancia. Una volta ho persino rischiato di svenire. Da lì a poco parlai del mio problema con i miei genitori che mi indirizzarono da una psicoterapeuta che frequento ormai da 1 anno. Prendo all'occasione En gocce e qualcosa di naturale che regola i livelli di serotonina , ma sinceramente con scarsi effetti. Sono migliorato da quando frequento la psicoterapeuta, ma ho ancora molta ansia e panico nel momento in cui qualcuno mi si avvicina, mi viene da" stringere" l'intestino e molta aria nella pancia. Il panico mi viene perchè ho paura di emanare cattivo odore. Questo è tutto , è un po' lungo lo so , ma ho voluto cercare di essere il più chiaro possibile senza omettere particolari. Qualcuno di vuoi si ritrova nella mia situazione?
11/09/2015 16:46:38

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Barbara Prampolini
Grazie Matteo delle belle parole! Cerchiamo come possiamo nel nostro piccolo di fare la differenza e aiutare quante piu' persone possibile. Ci proviamo!
Grazie!!
23/08/2015 09:10:39

Matteo
Di straordinaria importanza l'iniziativa di Barbara, che ho scoperto per caso, sia sotto il profilo della corretta divulgazione scientifica che sotto quello della vexata quaestio se sia nato prima l'uovo o la gallina in materia di disturbi del soma e della psiche, al fine della guarigione effettiva da diversi stadi e stati di sofferenza. Intanto grazie, con l'auspicio di sempre maggiori successi nell'intento di superare errori diagnostici e terapeutici e stili di vita dannosi alla salute
19/08/2015 14:47:13

Mustardino bruno
B.sera sig.Barbara, mia moglie non ha patologie serissime ma solo un po' di ansia , il vero problema x lei è l intestino, ha scariche di diarrea che possono arrivare anche a 7/8 al giorno!!! Come posso fare x contattare uno di voi ??? Anche perché se continuiamo così di sicuro anche lei arriverà a una depressione ,,,grazie e scusi il disturbo
19/08/2015 14:47:13

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Barbara Prampolini
Gentilissima Melissa, molto spesso riscontriamo contaminazioni tra panico, ansia e problematiche dell'apparato digerente. A volte e' il panico a scatenare i disturbi gastrointestinali , a volte e' il contrario , ecco perche' noi suggeriamo in questi casi un approccio integrato per far si che i problemi si possano risolvere alla radice. Per altre info contattaci! Grazie, buona giornata
18/08/2015 21:59:56

melissa
Ciao,mi chiamo Melissa.Con il gran caldo di quest'anno mi sono tornati gli attacchi di panico...sento che è qualcosa che parte dallo stomaco....cerco di sentire il mio corpo,cercare di capire cosa vuole.e alcune volte è solo fame...ma non mi viene normalmente,con brontolii o voglie....ma con un ansia pazzesca che sfocia in panico.perché mi succede così???
18/08/2015 21:57:56

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Barbara Prampolini
Ciao Cler, se vuoi chiamaci in privato e ti diamo tutte le informazioni necessarie. Da un po' di tempo infatti riscontriamo sempre più frequentemente strettissime connessioni tra ansia, panico e diaturbi del sistema digerente. C'e' un forte collegamento e per questo noi sosteniamo che in questi casi e' importante agfrontare tutte le problematiche congiuntamente per poter ottenere il miglior risultato possibile . Anche perche' non e' sempre facile capire cosa scatena cosa. Quindi occorre agire su piu' fronti. Grazie e buona giornata
Barbara
18/08/2015 01:04:03

Cler
Articolo veramente interessante...sono anni che soffro di gastrite crinica da reflusso e e ernia iatale... Da circa un annetto ho anche momenti di ansia ,piccoli attacchi di panico e tachicardia...sto facendo esami su esami e spendendo tantissimi soldi per sentirmi dire che il cuore sembra a posto ma a questo punto e leggendo queste cose mi viene davvero da pensare che sia tutto collegato e che magari guarendo o da uno o dall'altra possa tornare davvero serena e tranquilla com'ero prima... Dice che basta che mi rivolga ad un gastroenterologo,psicologo,nutrizionista per risolvere la cosa o eventualmente si potrebbe parlare direttamente con il professore o qualcheduno che mi consiglia?grazie mille!
18/08/2015 01:02:03

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Barbara Prampolini
Ciao Daniele, grazie del tuo commento. Io non sono medico e sicuramente quando incontrerai il neurologo ti darà risposte più esaustive, tuttavia penso che quando si sta male, i farmaci siano utilissimi per tenere sotto controllo i sintomi, almeno sino a quando non avrai ila cura giusta che ti permetterà di risolvere il problema alla radice. Perchè soffrire ?
Sempre più spesso rilevo collegamenti tra ansia e problematiche a livello gastrointestinale. Credo ci siano correlazioni veramente profonde che approfondirò grazie all'aiuto dei massimi esperti . In sintesi però penso che sia importante che ci ci cura abbia una visione d'insieme del nostro organismo.
Per qualsiasi cosa siamo qui.
09/07/2015 13:13:23

beatrice
ciao daniele come procede? mi ha colpito il tuo commento, soprattutto quando dici di aver deciso di non dire niente a tua moglia per non appensantirla ulteriormente.... era proprio quello che facevo io duranti attacchi di panico, non volevo essere di peso agli altri che avevano già problemi loro (mio figlio e mio marito). ma non è servito nè a me nè agli altri.... l'ho detto e piano piano abbiamo superato il periodo. forse potrebbe aiutare anche voi. in bocca al lupo e vedrai che andrà tutto bene. bisogna conoscersi per nonavere più paura
09/07/2015 13:13:23

daniele
Ciao a tutti,
ho 33 anni, soffro, o penso di soffrire di attacchi di ansia da circa un mese, non saprei riconoscere il vero fattore scatenante, tra stress da lavoro, perdita di un collega per tumore, nascita di mio figlio, notti insonni, caldo ecc.. sono pieno di paure, paura di avere tumori ovunque,paura di non veder crescere mio figlio, ci impiego ore a digerire, mi sento come se non respirassi ed ho bisogno spesso di iperventilare.... un incubo, poi appena riesco a distrarmi tutto passa all'improvviso... Il medico mi ha prescritto il tavor, ne prendo due pastiglie all'esigenza e di norma mi passa tutto nel giro di una mezzora... Da testardo però, in attesa di una visita neurologica, è tre giorni che mi sono imposto di non prendere alcuna pastiglia, di resistere...ho paura di assuefarmi e di averne bisogno sempre di più... ci sono dei momenti in cui riesco a resistere altri in cui mi sembra di impazzire, faccio bene a non prendere le pastiglie o rischio di peggiorare la situazione...anche ha livello digestivo ecc ? La cosa dura è anche cercare di non dire nulla a mia moglie, con il bambino di soli tre mesi anche lei è molto stressata e non vorrei farla preoccupare anche per me...per il momento ho iniziato a parlarne con colleghi ed amici...ma che fatica!!
scusate il poema ma avevo bisogno di sfogargmi un pò anche qui :-)
Grazie per l'attenzione...il solo averne scritto mi ha fatto passare l'ansia attuale!
09/07/2015 13:11:23

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Barbara Prampolini
Ciao Antonella, se vuoi possiamo parlarne. Scusa il ritardo ma alcuni commenti li vedo solo ora.
17/06/2015 16:11:03

Antonella Santorelli
Ciao sn antonella da circa 5anni soffro di ansia e questo si ripercuote sullo stomaco infatto di mattina vomito .sembra ke i medicinali ke assumo cioe xanax ed entact nn servano a nulla.aiuto nn vivo piu'.
17/06/2015 16:09:03

giuly
anche io soffro di ansia , dap,depressione , reflusso esofageo, stipsi. La stipsi credo sia di origine psicologica perchè non la ho al sabato e alla domenica se sono a casa tranquilla. prendendo xanax mi era passato il reflusso. Ora il reflusso è tornato nonostante lo xanax... però non ho più attacchi di panico..
03/05/2015 17:21:05

Alex
Buona sera a tutti,
Articolo molto interessante e sarei molto curiosa di sapere a chi rivolgersi per rilevare tali disturbi digestivi secondari. Purtroppo il mio medico non prende molto seriamente certi argomenti e non so a chi rivolgermi. Suggerimenti?
16/04/2015 16:50:34

Vincenza
Ciao Patrizia,
vorrei saperne di piu' sull'Aloe da bere. Leggendo questa intervista , mi sono resa conto che non sono una malata immaginaria, ma nello stesso tempo non ho trovato una soluzione al problema. Sembra , da quello che tu sostieni , che l'Aloe da bere sia efficace nella cura dei miei problemi allo stomaco ed intestino. Leggendo la letteratura disponibile sull'uso dell'Aloe , benefici e controindicazioni , mi sembra , pero', che non sia di facile utilizzo. Tu ti sei rivolta ad un medico per la prescrizione e i dosaggi , o hai fatto tutto da sola? Altra importante domanda : quale formulazione, marca hai utilizzato?.
Ti ringrazio fin da ora per le informazioni che potrai darmi.
08/04/2015 16:11:56

paolo mainardi
la dipendenza del cervello dall'intestino va oltre una banale dipendenza nutrizionale, dovuta al fatto che importanti neurotrasmettitori siano ricavati nel cervello da ammino acidi essenziali, ovvero non sintetizzabili ma ricavati dalla demolizione delle proteine delle dieta. Una "banale" disbiosi intestinale demolisce questi ammino acidi, riducendone la loro captazione cerebrale e quindi la disponibilità alla sintesi di neurotrasmettitori. é ben nota la disbiosi del triptofano, che viene demolito in indolo e scatolo, che riduce la sintesi cerebrale di serotonina, provocando uno stato ansioso. Della riduzione del triptofano si avvantaggia la tirosina, altro ammino acido essenziale, che entra maggiormente nel cervello innalzando il livello di dopamina (agilità) di noradrenalina (funzioni cognitive) e adrenalina (forza fisica), pertanto lo stato ansioso ci permette di affrontare meglio un pericolo. Il problema è che quando siamo in queste condizioni iper performanti, abbiamo una tassa da pagare: la riduzione del triptofano porta ad una diminuita sintesi di NPY, neuropeptide che svolge funzioni di elettricista del cervello, quindi si riducono i processi riparativi cerebrali. Se lo stato ansioso è di breve durata ha una azione positiva, addirittura protegge da crisi epilettiche animali in modelli sperimentali di epilessia, se diventa una situazione cronica, è la causa di molte, se non tutte, le patologie, non solo neurologiche. In quanto, con meccanismi diversi da quelli cerebrali, il microbiota intestinale ha il compito di riparare continuamente in nostri tessuti che sono continuamente danneggiati. Se questi processi sono attivi, si è sani, non perchè non abbiamo danni, ma perchè questi sono continuamente riparati. Abbiamo trascurato molto il microbiota intestinale, definito anche organo dimenticato, 10 volte più numeroso di noi, ci mette a disposizione 4 milioni di unità geniche, contro le nostre 24000. Il direttore dell'istituto genoma di Washington ha scritto che siamo maggiormente caratterizzati dal DNA del nostro microbiota intestinale che da quello delle nostre cellule. Fatto sorprendente, dato che non abbiamo il microbiota alla nascita, arriva dopo, con il primo allattamento. Possiamo paragonarci alla tartaruga, oggi siamo molto attenti a lucidare il carapace, ma non pensiamo alla tartaruga contenuta in esso che sta morendo. Curando la tartaruga possiamo attivare processi riparativi endogeni, potenti proprio perchè tali, in grado di ripristinare condizioni di salute. Se siete restii a credere a coloro che sostengono di essere guariti da tumori con una dieta, pensate a quanti sono coloro che migliorano nei diversi studi clinici controllati con il placebo: dai 4 ai 7 milioni di persone ogni anno.
08/04/2015 08:58:45

veruschka
È da molto che soffro di attacchi di panico e ansia ho fatto otto anni a prendere il citalopram e inizialmente alcune sedute di psicoterapia. Poi con l'andare del tempo stavo meglio con alti e bassi cioè gli attacchi mi venivano ogni tanto fino a che ho passato un periodo tranquillo .Così decido da sola di smetterlo il mio corpo non voleva più il farmaco un po mi nauseava e a volte lo dimenticavo! Dopo un anno quasi hanno incominciato a ritornarmi all'inizio una volta al mese e ora tutti i giorni ma nonostante tutto non sono ritornata a prendere il farmaco! Questo a lungo mi ha causato gastrite e mal digestione o viceversa il mal funzionamento dello stomaco potrebbe avermi causato gli attacchi! Mi sto curando ora con cure naturali da una naturopata per purificare l'intestino con degli enteroclismi e alimenti sani e in più sto andando da una pnl programmazione neuro linguistica per rigenerare i miei pensieri e capire la radice del problema per poi sconfiggerlo definitivamente! È una strada più sofferente di sicuro ma più sana credo che il farmaco tamponi il problema ma non lo risolva infatti ne ho avuto conferma ora invece sto cercando di affrontarlo e risolvero sperando di superare questo disagio una volta per tutte!
29/01/2015 12:57:01

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Barbara Prampolini
In alcuni casi in effetti, il Prof. Stanghellini sostiene sia così. E' sempre importante curarsi perchè spesso il panico porta problemi gastrointestinali o viceversa.
18/01/2015 15:41:41

patrizia
ciao, hai mai provato a bere aloe vera??? ti assicuro che grazie ad averla provata e risolto i miei problemi ho deciso di lavorare proponendola a tutti, proprio tutti. se desideri saperne di più contattami al numero 338 7167333
18/01/2015 15:41:41

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Barbara Prampolini
Sono felice che tramite il Prof. Stanghellini possiamo contribuire a diffondere informazioni importantissime per tutti. I medici di base purtroppo sono spesso inadeguati...è triste ma è così.
05/11/2014 09:34:14

antonio
Ciao, Anke io soffro di ansia e panico da 3 mesi, sono stato davvero male, il primo attacco mi e venuto dopo una mangiata di salsiccia accompagnata dal vino, da allora sto male. E sto male di solito la sera dopo cena o nel pomeriggio dopo pranzo, mai la mattina, e se fosse davvero problemi di digestione a portare ansia e panico???
04/11/2014 13:54:56

patrizia
ciao Chiara ho ricevuto solo ora grazie a f.b. questa intervista e ti posso dire che già da tempo non soffro più di stati di ansia e panico; avevo avuto informazioni qualche anno fa, dopo i cicli di chemio, dopo l'abbandono del mio compagno, dopo un periodo di forte depressione. La mia psicologa mi aveva suggerito di provare a bere l'aloe vera e prova e riprova ne ho trovata una proprio a doc. soffrivo all'epoca di disturbi al duodeno, con forti dolori durante la digestione.
l'aloe mi è servita davvero tanto che ho abbandonato il lavoro che svolgevo per promuovere l'aloe vera a tutti a 360° e ti assicuro che quel periodo è solo un lontano ricordo. se ti fa piacere mettiti in contatto con me così ne possiamo parlare. Patrizia
04/11/2014 13:54:56

chiara
Soffro di attacchi di panico da piu di 3 mesi.domani ho il primo appuntamento dalla psicologa consigliatami dalla mia dottoressa dopo avermi somministrato una prima cura con dello xanax poi con delle goccie di En che ovviamente nn hanno avuto successo.
soffro di digestione e di dissenteria.
avere letto queste righe mi da solievo perche pensavo di essere impazzita. È triste pensare che queste cose nn vengano valutate anche dal medico di base. Io ci credo!! E da stasera dieta!
04/11/2014 13:52:56

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Barbara Prampolini
arriva a brevissimo!!!
01/08/2014 17:41:16

France
Interessantissimo! grazie per questa intervista che cerca di far luce sulle cause dello stress o dell'ansia, e non sempre sugli effetti... Lucida rappresentazione di come uno viene trattato se ha problemi ma non sono manifeste motivi fisiologici...pacca sulle spalle, ansiolitico, antidepressivo...
In attesa della seconda parte...
france
01/08/2014 17:39:16

Raffaele
Molto interessante, diciamo che nel mio caso gia qualche giorno prima di un periodo ansioso comincio avere qualche disturbo di dissenteria e fame nervosa.
Una volta non capivo, ora è sicuramente un campanello d allarme per evitare qualche fastidio in più.
Grazie raffaele
22/07/2014 10:23:41

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