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Come si cura il panico

Anzitutto la cura inizia da una corretta diagnosi.

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Così come per tutte le altre malattie è necessaria una diagnosi ed una terapia che andranno attivate il più precocemente possibile, per evitare di concedere a questo disturbo un vantaggio negativo che poi risulterà determinante nel corso della malattia in quanto la frequenza, l’intensità degli attacchi di panico tenderanno a ripetersi se non curati adeguatamente. L’attacco di panico potremmo definirlo una malattia di confine in quanto sia gli psichiatri che i neurologi che alcuni psicoterapeuti hanno titolo per poterlo affrontare.

Va detto però che mai come per questa malattia è necessario trovare dei veri esperti in materia in quanto l’approccio prevede esperienza, disponibilità ed una reale reperibilità da parte degli operatori sanitari in quanto il paziente necessita di punti di riferimento effettivi anche al di là delle prestazioni medico sanitarie psicologiche standard.

Una moltitudine di ricerche scientifiche ci informa che il modello terapeutico più efficace è quello di una terapia integrata sia di tipo farmacologico che di una psicoterapia breve di tipo cognitivo comportamentale. Il PRIMO interlocutore però deve sempre essere un medico ( neurologo o psichiatra esperto in panico) il quale poi, valutata la situazione, indirizzerà eventualmente anche verso una terapia di tipo cognitivo-comportamentale. Se le due modalità curative ( farmaci e terapia ) saranno correttamente somministrate, la possibilità di guarigione è ampiamente a portata di mano. Senza tuttavia dimenticarsi del ruolo importantissimo che un'attività fisica costante di tipo aerobico gioca nel processo di cura e guarigione. 

Bisogna evitare sin dall’inizio che i primi attacchi di panico siano affrontati dal paziente con il metodo del fai da te perché consente alla malattia in questione di radicalizzarsi fino a diventare inevitabilmente cronica.