E per la prima volta ho provato un attacco di panico da eccesso di emozioni positive…
Era una giornata splendida, assolata, tiepida per essere in Dicembre e mi si stava prospettando una giornata assolutamente perfetta. Tutto alla grande. Avevo in programma di partire da Sassuolo, andare al mare , un posto che amo tantissimo, concedermi un cappuccino da Cioccolati Italiani, fare due passi sul molo , magari un piccolo shopping nel mio negozio preferito e poi rientrare a casa a Bologna dove avrei festeggiato l’ultimo dell’anno in famiglia. Meraviglioso.
Ah, dimenticavo un dettaglio non di poco conto: io amo guidare e guidare da sola, in autostrada, con la mia musica e i miei pensieri. Quindi nulla era fuori luogo fastidioso.
Inizio il viaggio: Modena nord, Modena sud , Bologna , tutto alla grande, sono veramente carica ,felice, serena, eccitata, a posto. Castel San Pietro e oltre … Poi una sensazione strana…il cuore accelera , le mani iniziano a sudare e un senso di inquietudine mi invade d’improvviso. Le sensazioni aumentano d’intensità vorticosamente. Faccio una telefonata….non posso chiamare il PIP perchè avrei risposto io (!!)…. allora chiamo qualcun’altro nel tentativo di distrarmi parlando del più e del meno e intanto continuo a guidare, più piano, sulla corsia di estrema destra, non si sa mai che mi debba fermare… Un moto di rabbia mi sale a maledire il panico che stava per rovinarmi la mia giornata perfetta. Più mi arrabbio e più l’ansia mi domina. Cerco di respirare come mi hanno insegnato ma non è facile concentrarsi sulla respirazione quando sei confuso, hai il cuore in gola ,le gambe che tremano e sei in uno stato pietoso con la paura di perdere i sensi o di impazzire che di scoppia dentro. Mi sforzo di ragionare ma i secondi sembrano ore e non passa nulla. Non vorrei prendere le mie gocce , non voglio arrendermi al panico, nonostante sia io la prima a dire che quando è il momento si devono prendere come un moment per il mal di testa, come un’aspirina o qualsiasi altro farmaco. Intanto apro la borsa, a tastoni le cerco, ci sono, ci sono sempre, anche se forse, per fortuna quasi scadute…Le trovo e le afferro…. Le tempie mi pulsano…non so se fermarmi o continuare a guidare. Sono lucida, non rappresento un pericolo nè per me nè per gli altri ma sto male, sempre peggio. Apro la bottiglietta delle gocce e capitolo, verso tre gocce sul dorso della mano e lecco. Faccio un’altra telefonata, sono a Forlì, ormai manca poco…anche se sono stremata e mi sembra di aver percorso almeno mille chilometri. Ho paura. Cesena nord.
Il cuore rallenta…e finalmente riesco a fare un respiro più profondo. Cesena sud. Esco dall’autostrada e imbocco la strada per Cesenatico. La morsa allo stomaco diventa meno pressante…la sudorazione diminuisce… Il mostro se n’è andato.
Arrivo a destinazione, parcheggio davanti a Cioccolati Italiani ,scendo dall’auto con le gambe ancora instabili , faccio due passi e respiro un po’ d’aria. Sento che tutto è tornato a posto. Sono nuovamente felice e non voglio farmi condizionare l’intera giornata….
Il programma riprende…ed effettivamente è stata una super giornata che ricorderò per molto tempo, ricca di cose emozionanti. Il panico, solo una piccola parentesi. Ma giusto per ricordarmi che ogni tanto potrebbe tornare ma anche per sapere che quando torna si puo’ sconfiggere…! Barbara