
Il panico ad un certo punto arriva e la vita non è più quella di prima. Ma cosa ha fatto affiorare questo disturbo? Non viene casualmente , non compare dal nulla ma c'è sempre una causa scatenante. I neurologi ci dicono che esiste una predisposizione genetica per il panico ed è vero ma dicono anche che la predisposizione da sola non basta per far esplodere il panico; è necessario un evento che disinneschi la bomba "P". Molto spesso l'evento nasce dal contesto nel quale viviamo e puo' trattarsi di un lutto, di problemi nella sfera professionale o personale o uno stress prolungato. Cosa fare allora? Curarsi, è ovvio. Ma allora perchè tante persone si curano e non guariscono? Sono sbagliate le cure? Si sono sbagliati i medici? Non sempre. Rivolgersi a dei veri esperti sul panico è fondamentale, intraprendere le terapie necessarie è imprescindibile così come praticare attività fisica regolare o in alcuni casi iniziare una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale ma non sempre è sufficiente. Se non affrontiamo la causa scatenante rischiamo di non liberarci del panico o non del tutto. Il contesto, le problematiche che ci ammorbano la vita non sono secondarie, non sono cose di poco conto...sono importanti perchè è della nostra vita che si tratta quindi affrontare il panico significa anche affrontare i nostri problemi, chiedere aiuto quando è necessario e fare tutto quello che è in nostro potere per cambiare se ci sono cose da cambiare o per metabolizzare le situazioni che non possiamo modificare. Ma se sono assolutamente a favore dell'uso consapevole e controllato dei farmaci adeguati, sono altrettanto convinta che la vita di ciascuno di noi sia un agglomerato di situazioni che poco o tanto condizionano la nostra esistenza. Non siamo tutti uguali, non viviamo tutti la stessa vita e il panico è comunque una sentinella, un campanello d'allarme che non va ignorato nè come malattia nè come segnale che qualcosa nella nostra vita non va o ci chiede di pagare prezzi troppo alti. Non è mai un capriccio e nessuno ha il diritto di insinuarlo. La vita di ciascuno di noi è preziosa e deve o dovrebbe essere vissuta con la consapevolezza del suo valore ; dobbiamo pretendere di essere rispettati nel dolore, nella malattia anche quando chi ci sta vicino sembra non capirci. Non importa. La vita è la nostra e siamo noi i soli a doverla gestire e indirizzare.
Curiamoci e vogliamoci bene con forza e determinazione.